mercoledì 14 maggio 2014

L'obesità come problema sociale. Il parere del Dottor Luigi Angrisani

Dottor Luigi Angrisani su emergenza obesità
Quando parliamo di obesità è corretto riferirsi non solo ai danni che ne derivano in termini di salute, ma anche di problemi sotto il profilo psicologico e sociale, poiché le persone obese sono discriminate in ambienti lavorativi, penalizzate nei mezzi di trasporto che non hanno spazi adeguati ad accoglierle, discriminate nei rapporti affettivi e molto spesso in quelli sessuali, a ciò si aggiungono le limitazioni meccaniche e igieniche, ad esempio annodarsi i lacci delle scarpe o cambiarsi le calze.

Il Dottor Luigi Angrisani, interpellato da una rivista che si occupa di benessere, ha spiegato che l'obesità peggiora la qualità della vita e ne accorcia significativamente la durata. Bisognerebbe, secondo il Professore, aumentare largamente la diffusione mediatica relativa alle caratteristiche e alla gravità di questa condizione clinica, i media anche attraverso articoli, interviste e approfondimenti svolgono una mission importante: diffondere l’allarme sul fenomeno.

Un'altra soluzione possibile consiste nell'aumento delle ore d’insegnamento dell’obesità nella facoltà medica e nelle specializzazioni mediche e chirurgiche, con l'istituzione di reparti ospedalieri e cliniche universitarie dedicate allo studio e al trattamento medico/chirurgico della malattia e avere un programma nazionale per la cura di questa condizione.

Per quanto concerne i consigli diretti a chi soffre questa situazione, Angrisani suggerisce di iniziare un trattamento dietetico comportamentale che preveda un’ora al giorno, sette giorni su sette, di esercizio fisico programmato (cammino veloce, tapis roulant, cyclette).
Limitare l’uso di pane, pasta e dolci, inserire nella propria alimentazione i legumi al primo posto e soprattutto avere aspettative molto limitate sui risultati, cercando di mantenere il peso e, in caso di perdita, accontentarsi anche di piccole variazioni. No assoluto ai 10 kg in 3 giorni! I chili persi così velocemente si recuperano subito.

È fondamentale bere 1,5 litri d'acqua al giorno per eliminare le sostanze di scarto, comprese quelle provenienti dalla metabolizzazione del grasso. Bere un bicchiere di acqua ogni qualvolta si avverte lo stimolo della fame e prima di ogni pasto aiuterà a controllare meglio l’appetito. Occorre scegliere il cibo secondo quest’ordine di priorità: legumi, pesce, carne, frutta e verdura, latte e derivati, cereali integrali, uova e soprattutto mangiare solo se si ha realmente fame, cercando di decifrare bene i bisogni del proprio corpo, distinguendo ciò che è scatenato da una pulsione emotiva o da una reale esigenza
fisica.

Grazie a questi suggerimenti è possibile ridurre i danni dell'obesità, ma nei casi più gravi è indispensabile la chirurgia bariatrica.

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